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Oltre l’efficienza energetica: la riqualificazione edilizia è anche sicurezza

In un momento storico in cui i temi di sostenibilità e risparmio energetico sono centrali nelle scelte immobiliari, l’indagine condotta da Nomisma mette in luce un panorama complesso e in evoluzione per il patrimonio edilizio italiano. La ricerca evidenzia che oltre il 70% dei proprietari italiani pianifica interventi di riqualificazione nei prossimi dieci anni, spinti dall’urgenza di ridurre il consumo energetico e migliorare il comfort abitativo. Tuttavia, accanto all’interesse per l’efficienza energetica, emerge un aspetto spesso trascurato: la sicurezza strutturale, con particolare riferimento alla vulnerabilità sismica e alla protezione antincendio, fattori di primaria importanza per un Paese ad alto rischio come l’Italia.

Efficienza energetica: il motore di una riqualificazione sostenibile

La tendenza verso un’”Italia green” rappresenta una risposta necessaria al cambiamento climatico e alla crescente instabilità dei costi energetici. L’aumento dei costi delle materie prime e delle risorse ha infatti spinto molti proprietari a considerare la riqualificazione energetica come un mezzo efficace per ridurre i consumi e aumentare il valore del proprio immobile. Gli interventi più richiesti includono il miglioramento dell’isolamento termico, la sostituzione degli infissi, l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’adozione di sistemi di riscaldamento e raffrescamento ad alta efficienza. In prospettiva, queste misure non solo riducono i costi a lungo termine, ma contribuiscono a diminuire l’impatto ambientale degli edifici e a rispettare le normative europee sempre più restrittive.

Tuttavia, come sottolineato da Nomisma, molti proprietari tendono a privilegiare l’efficienza energetica senza considerare pienamente la sicurezza strutturale. Questo atteggiamento riflette una consapevolezza limitata sul rischio che il nostro patrimonio immobiliare è soggetto a eventi naturali come terremoti o incendi, soprattutto nelle aree ad alto rischio sismico o in edifici datati. La mancanza di interventi per la sicurezza può dunque vanificare i benefici della riqualificazione energetica, poiché, senza una struttura solida e sicura, qualsiasi intervento di efficientamento energetico rischia di essere vano in caso di calamità.

L’importanza di incentivi statali stabili

Gli incentivi statali, come il Superbonus e altre agevolazioni fiscali, hanno svolto un ruolo chiave nel favorire la diffusione degli interventi di riqualificazione energetica, rendendoli economicamente accessibili a un numero maggiore di cittadini. Questi strumenti hanno generato un effetto moltiplicatore, incentivando non solo la riqualificazione ma anche una maggiore attenzione alla sostenibilità nelle abitazioni private e nei condomini. Tuttavia, la recente incertezza sulla loro durata e applicazione futura rischia di rallentare il trend positivo, generando dubbi tra i proprietari e spingendoli a rimandare interventi necessari.

Una politica di incentivi stabile e duratura è essenziale per sostenere non solo l’efficienza energetica ma anche gli interventi di consolidamento strutturale. Senza questa certezza, molti potrebbero rinunciare alla riqualificazione, e con essa alla possibilità di aumentare il valore del proprio immobile e contribuire alla sostenibilità complessiva del Paese.

Sicurezza strutturale: una priorità dimenticata

Sebbene l’efficienza energetica sia al centro delle preoccupazioni, il capitolo della sicurezza strutturale è un tema che troppo spesso rimane in secondo piano. La ricerca Nomisma ha evidenziato una diffusa mancanza di consapevolezza sull’importanza di adeguare le strutture per resistere a eventi sismici e prevenire incendi, soprattutto nei condomini e nelle abitazioni costruite decenni fa. In Italia, infatti, una larga parte del patrimonio immobiliare risale a periodi in cui le normative sismiche non erano stringenti come oggi.

La sottovalutazione della sicurezza rappresenta un rischio elevato sia per i residenti sia per il valore stesso degli immobili. Interventi come il rinforzo delle fondazioni, il consolidamento delle strutture e l’installazione di impianti antincendio possono garantire una protezione maggiore, ma richiedono risorse e una pianificazione mirata. Senza incentivi specifici o campagne informative che ne sottolineino l’importanza, tuttavia, questi interventi rischiano di rimanere poco diffusi, a discapito della sicurezza collettiva.

Un percorso verso la consapevolezza e la sostenibilità

La trasformazione del patrimonio edilizio italiano richiede dunque un cambio di mentalità, che vada oltre il risparmio energetico e promuova una visione globale della sicurezza e della sostenibilità. Un immobile efficiente e sicuro contribuisce al benessere e alla protezione dei residenti e, nel contempo, favorisce la valorizzazione dell’intero quartiere. L’Italia si trova in una fase cruciale: per favorire il cambiamento, occorre una politica incentivante che premi gli interventi completi e stimoli una nuova consapevolezza tra i proprietari.

In questo contesto, l’indagine di Nomisma evidenzia la necessità di programmi educativi e di supporto, affinché l’efficienza e la sicurezza diventino parte integrante della cultura abitativa. Solo una riqualificazione completa e consapevole può garantire un patrimonio edilizio in grado di rispondere alle sfide del futuro..